venerdì 5 luglio 2013

A cena con Baudelaire

Decido di reclutare amici per andare in questo ristorante dove ero stata anni fa, con l’obiettivo di recensirlo se ne fosse valsa la pena…… come potete dedurre ne è valsa eccome.
Mi piace “mischiare” conoscenze, quindi chiamo due cari amici di forchetta e aggiungo una fantastica collega il tutto condito con simpatia e voglia di staccare dal mondo per una sera.
La serata ha come contorno la pioggia, quella pioggia di Milano che blocca tutto e che crea l’ambiente giusto per una cenetta in compagnia.
Nel caos della città meneghina troviamo un posto tranquillo dove tutto è rimasto come una volta, un ambiente caldo, fatto di mattoni a vista e bottiglie di vino esposte con cura.
Siamo alla Dogana Del Buon Gusto, tra le colonne di San Lorenzo e il Parco delle Basiliche.


All’interno ci accoglie una piccola scalinata che porta direttamente in sala, ci accomodiamo e iniziano i convenevoli, gente che non si conosce e che inizia con piccole domande per buttare giù un muro durato esattamente 5 minuti….
Baudelaire ci accompagna per tutto il pasto, con la sua poesia sulle nostre tovagliette…..



Tutti e quattro siamo d’accordo sugli antipasti, un bel giro di salumi selvatici e formaggi italiani accompagnati da confetture, deliziosa quella al pompelmo.
Per la prima volta ho mangiato la renna, si, la renna, quell’animale che noi accostiamo sempre a Babbo Natale spero che dopo questa nostra serata su al polo nord non stiano facendo dei casting per il prossimo natale, mi sentirei davvero in colpa perché mi è piaciuta molto!

Passiamo ai primi, vista l’indecisione e la voglia di provarne più di uno, in tre azzardiamo chiedendo un bis che ci è stato gentilmente concesso,  Ravioli di ricotta e menta alle melanzane e sugo fresco e Testaroli della Lunigiana allo zafferano, speck e asparagi. Per me hanno vinto i testaroli, tipica pasta della tradizione toscana,  essendo “ruvidi” il condimento veniva assorbito facilmente e dunque il gusto era omogeneo. Non ho gradito i ravioli, riuscivo a percepire solo il gusto della mente, tutti gli altri sapori erano oscurati.
Luca invece opta per un classico Risotto alle fave e salsiccia toscana, direi che tutti comunque abbiamo deciso di rimanere nella stessa regione.


Dunque i primi ci hanno soddisfatto ma anche riempito……d’altronde si sa, il pane e la pasta raramente lasciano spazio ad altro, inoltre salumi e formaggi hanno richiesto un sostanzioso impiego di pane.
Ma il mio caro amico “spazio per il dolce” non lo trascuro mai, quindi via di lista, via di consigli, via di voglia di dolcezze ed imbarazzo della scelta.
Allora la mia voglia di cioccolato esplode, e siccome non lo mangio da un pò ordino il mio amato Cioccolatissimo con gelato alla crema, ormai è presente sul 90% dei menu ma ognuno lo personalizza, fino ad ora l’ho provato accostato alla panna montata o alla crema pasticcera, direi che il gelato è un’ottima variante, vince il contrasto caldo freddo.
Gli altri dolci però non sono da meno, c’è chi ordina una Mousse al cioccolato bianco con gelato alla menta, un altro una Panna cotta al the verde con miele di castagno e per finire un Semifreddo al pistacchio di Bronte con salsa alla vaniglia…… 4 dolci diversi, 4 gusti differenti ma tutti meritevoli!

Ah ovviamente non ci siamo fatti mancare il buon bere, due bottiglie di Grumello hanno accompagnato il nostro pasto e le nostre chiacchiere portandoci fino a fine serata per essere sostituiti da grappe e amari.

Questo posto segue la cucina tradizionale di tutte le regioni d’Italia, cercano di esaltare i profumi ed i sapori tipici ma con un pizzico di personalizzazione.
Da provare perché …….recensisco solo posti che meritano una seconda visita quindi……


LA DOGANA DEL BUONGUSTO
Via Molino delle Armi, 48
Milano



lunedì 10 giugno 2013

Il solito posto

Scusate scusate scusate….
Manco da un sacco lo so, ma la mia vita è stata travolta da enormi cambiamenti, il più importante è l’essere andata a vivere da sola, un tuffo nel mondo degli adulti mica da ridere, un impatto con una realtà a cui fatico ad abituarmi, io che stavo così bene a casa con mamma e papà, io che non so stirare nemmeno un calzino.
Così ogni giorno è una scoperta, lo è anche il pensare a cosa cucinare e provare cose nuove.

Perché alla fine si sa, a noi italiani piace essere viziati, piacciono le coccole, le attenzioni..e non parlo solo d’amore, ma di tutto!
La mamma italiana ci ha cresciuti così e a noi piace ancora oggi da grandicelli mantenere questo stile.
Per questo abbiamo il nostro “solito posto” dove andiamo a fare shopping, dove andiamo a bere un drink e dove andiamo a mangiare con gli amici.
Ecco, il mio solito posto è al Rhotaia, il solito posto dove vado con le amiche, dove andiamo quando abbiamo voglia di mangiare qualcosa di buono, stare insieme e chiacchierare a lungo , stare vicino casa e cosa piu’ importante SENTIRSI A CASA.
Si perché è così che ci si sente quando entri al Rhotaia; accogliente e ospitale sono gli aggettivi che meglio descrivono questo posto, grazie a Federico, persona simpatica e affabile, a sua moglie, la gentilissima Grazia ed alla splendida figlia Cristina, sei sempre attorniato da attenzioni e accuratezze in ogni singolo momento del pasto. Dunque un venerdì sera piovoso, stanche dopo una settimana lavorativa intensa e convinte di non aver voglia di andare a letto tardi decidiamo di andare al nostro solito posto per rilassarci ed essere coccolati un pò.


Il sorriso di Cristina ci accoglie e ci fa accomodare.
Dopo aver dato un’occhiata al menu decidiamo che le cose invitanti sono troppe e non riuscendo a scegliere optiamo per un Antipasto di mare misto crudo e cotto e per il resto ci affidiamo ai loro suggerimenti.
Prima di tutto arriva il nostro “benvenuto”, calice di prosecco e Crostone di pane con sopra verdure di stagione saltate, spiccava la cipolla, cosa che ormai, dai miei precedenti post avrete capito che io amo.


Subito dopo arriva il piatto di pesce scelto da noi, cozze, vongole, scampi, carpaccio di tonno, spada e fasolari aspetto di essere degustati.
E allora via a testa bassa che nessuno dica nulla, è il momento di piacere, il momento che io e Alessia aspettavamo.Inutile dire quanto fosse fresco il tutto e quanto fosse generosa la porzione.


Soddisfatte ma non ancora piene chiediamo a Cristina, la quale senza essere mai invadente, provvedeva a rabboccare il bicchiere di vino e al pane ogni qual volta si rendeva necessario, cosa offrisse di buono la cucina dopo questo piatto maestoso.
 Ora, lo so che non centra nulla con l’antipasto ma era il piatto del giorno, freschi fatti da loro e invitati, ebbene ho assaggiato I Pizzoccheri. Una piccola ma invitante porzione, da sciogliersi in bocca e saporiti al punto giusto. Li ho provati a Madesimo e non potevo non provarli qua! Quelli restano ancora i numeri uno ma anche questi meritano tre stelle.


La serata è stato molto piacevole, chiacchiere tra amiche, ogni tanto qualche battuta con le cameriere e poi chiudiamo con i cioccolatini, i miei preferiti, piccoli e colorati, al gusto di menta fragola e arancio, che accompagnano un digestivo.

Non mi sono concessa un dolce poiché i pizzoccheri hanno già fatto la loro parte.

Una cosa da segnalare è il modo di servire l’acqua: nelle bottiglie di vetro del whisky, molto carina!
Inutile dire che ci tornerò...a dir poco scontato!


Al Rhotaia
Via Magenta,42
Rho (MI)


giovedì 3 gennaio 2013

Pizzoccheri e Snowboard!

Ed ecco qua un altro anno è arrivato e tutti si ripromettono di mettersi a dieta dopo le feste, di iscriversi in palestra, di cambiare stile di vita!
Ma alla fine si sa, non riusciamo a rinunciare al piacere più grande, il cibo.

Anche durante la vacanza che mi sono concessa per queste feste ho provato un posto nuovo, d'altronde ovunque vai devi assaporare la “loro” cucina! Ed io non ho mancato al mio dovere.
Siamo a Madesimo, in Valtellina, terra del bitto, del casera, della bresaola e del Sassella, ma più importante terra dei pizzoccheri!
Fin dal primo giorno il mio obiettivo è stato quello, assaggiare questo famoso piatto, non era la prima volta ma non c’è come assaggiare un piatto quando capiti nella sua terra di origine.

Il posto si presenta proprio come un ristorante rustico di montagna: tutto in legno, piccolo, raccolto e con vari oggetti antichi e di rame appesi alle pareti.
Una nota particolare è il menu, non vi è scelta alla carta ma solo un menu fisso, nessuna opzione e variazione, della serie “se vuoi c’è quello”!
Dopo aver trovato un tavolino con fatica riusciamo a sederci e con ansia attendiamo le nostre portate.
Arrivano, eccoli nella loro maestosità, i PIZZOCCHERI.


La porzione è decisamente abbondante, arriva un piatto da portata in legno con posate anch’esse dello stesso materiale.
I pizzoccheri sono un formato di pasta preparata con farina di grano saraceno, è la prima volta che li mangio così lunghi, solitamente la lunghezza è di 6-7 cm, questi invece sembrano vere e proprie tagliatelle. Il piatto è squisito, riesco a distinguere tutti gli ingredienti, la verza, il formaggio, la patata e l’aglio!
Finita la nostra porzione realizziamo che effettivamente c’è ancora molto da mangiare ma siamo quasi tutti pieni, anche se io avrei mangiato altri pizzoccheri, sarei andata avanti a oltranza.

Arriva il secondo, POLENTA TARAGNA CON FORMAGGIO, FUNGHI TRIFOLATI e MISTO DI CARNE. C’era il brasato, il cotechino e lo stinco di prosciutto tutto molto buono ma che non siamo riusciti a finire con nostro rammarico.


Decidiamo di lasciare un piccolo spazio al dolce. I dolci rigorosamente fatti in casa sono invitanti già solo quando la cameriere li elenca, optiamo per una crostata con confettura alle fragole, molto fresca, la posta frolla friabile al punto giusto!


Ah un’ultima chicca ma non per importanza, per la prima volta mi sono fatta fare la DOGGY BAG, la polenta avanzata (quasi tutta) decidiamo di portarla a casa e la gustiamo a pranzo il giorno dopo, riscaldata era ancora più buona!!!

Conclusioni? il servizio un po’ troppo veloce, abbiamo cenato in un’ora scarsa, la cena è anche un momento di piacere e relax, non dimentichiamolo!

Sicuramente da provare se optate per una sciata in zona!

OSTERIA VEGIA
Via Cascata 7
Madesimo (SO)