venerdì 24 ottobre 2014

Il mio hamburger

Ormai l’hamburger è diventato una moda.
Da un anno a questa parte non si sente parlare d’altro e ovunque trovi top ten! Ecco io non ho proprio provato tutte l’hamburgerie di Milano e hinterland altrimenti avrei giusto qualche kg in più e serie difficoltà a rientrare nei jeans dello scorso inverno mi sono limitata a visitare solo quelle segnalate da amici o da siti che seguo fedelmente.  
Premetto che questo posto si discosta molto dall’idea di fast food oppure cena veloce con prodotti low price! E’ un po’ più luxury, con un menù moderno e diversi tagli di carne e combinazioni ricercate e perché no…anche curiose, come utilizzo della maionese all’aglio, l’uovo al tegamino o del burro all’acciuga. 

Dopo questa premessa non resta che farvi assaggiare, con l’immaginazione, la mia cena! Ammetto che un po’ di indecisione l’ho avuta, la tartare di fassona piemontese era invitante ma siccome era parecchio che non mi vedevano in questo posto ho voluto rimanere sul classico e provare una nuova varietà di hamburger. La mia scelta cade su un hamburger con formaggio di capra, melanzana grigliata e maionese all’aglio ho optato per le verdure grigliate come contorno, ottimi i pomodori. La mia passione per i formaggi è ormai nota, il formaggio di capra spiccava, ma nonostante abbia un gusto forte non ha coperto gli altri sapori. 


Il mio accompagnatore va un po’ più sul classico optando per hamburger con fontina, cipolla rossa di tropea, insalata iceberg, bacon e maionese, molto bella l’idea di servire il contorno, chips di patate, in un contenitore di cartone stile lunch box. 



Accompagno la mia cena con una birra artigianale, la Tripel, chiara da gusto fruttato del Birrificio Extraomnes della zona di Varese. 
Il dolci sono rigorosamente di loro produzione, una bella fetta di torta al cioccolato conclude il mio pasto, il pezzetto avanzato però riempie una doggy bag per il pranzo del giorno dopo! 


Cinque stelle per la qualità della carne e la gentilezza del personale, Marco è stato molto gentile nell’inviarmi queste due foto dettagliate! Leccatevi i baffi ora!


LOVEAT - Italian Luxury Burger
Corso Matteotti, 33
Castellanza (VA)

giovedì 17 luglio 2014

Menù a sorpresa

Una cucina al di sopra delle aspettative. E il giudizio che molto probabilmente darà chiunque, compresa me, quando uscirà da questo ristorante.
Una zona non comoda per noi abitanti di periferia, soprattutto se sei delle zone rhodensi o giù di lì.
Scoperto ovviamente per passaparola e per fortuna che Alberto si è fidato e lo ha scelto per festeggiare i suoi 30 anni, è la tradizione, il festeggiato sceglie il posto!

Da fuori due vetrine, nulla di sorprendente, allentrata il bancone rimanda ad un vecchio bar milanese…… ma attenzione, questo posto è il classico LAPPARENZA INGANNA. Dietro quella insegna si cela un incrocio tra cucina italiana e impiattamento parigino! Il livello è alto, molto alto e nonostante sia alta anche letà dei commensali che riempiono la sala e ci sia un tavolo di giapponesi i prezzi sono modici.

Per fortuna che abbiamo prenotato, nonostante sia un giorno infrasettimanale non cera nemmeno un tavolino vuoto.

Ma bando alle ciance, a voi interessa cosa ho mangiato giusto?
Il titolo dice molto, menù a sorpresa, si, “fate voi”, 4 portate non presenti nel menu ti verranno servite alla modica cifra di 33 euro, vino escluso. E noi siamo delle buone forchette che apprezzano tutto, quindi abbiniamo un Tocai e partiamo!

Coccolano la nostra attesa con una focaccia buonissima, del pane carasau al pomodoro e delle piccole polpettine di carne fredde.


Lantipasto freddo si abbina alla temperatura esterna, anche se questa estate ci ha fatto brutti scherzi la serata è molto calda! Due foglie di patate nascondono dei peperoni alla menta, simili a dei tortelli a prima vista! Molto semplice ma curato nei dettagli, guarniti con erba cipollina e sale grosso.


Arriva sua maestà il risotto, Alberto ha gli occhi a cuore e la forchetta già in mano, non sarà la stagione ma il connubio tra fior di zucca e finferli è azzeccatissimo, molto probabilmente qualcosa univa il tutto, pensiamo ad un formaggio ma …questo rimarrà un mistero!


Intanto la focaccia è finita e le polpettine arrivate allinizio anche.

Arrosto di vitello con un salsa non ben definita ma molto dolce accompagnato da fagiolini saltati.
La carne molto buona e tenera, aveva un gusto affumicato, pensiamo sia stata una salsa tipo barbecue, dovrò tornare con piacere per chiedere.


Chiude la nostra cena un dessert dalle mille calorie, con il biscotto al burro e la ganache di cioccolato. Divorato avidamente in pochi secondi.
Non contenta chiedo un assaggio del loro gelato al pistacchio con fonduta di cioccolato tanto decantato nelle recensioni lette prima di andare (ogni tanto sondo il terreno).
Il gelato sapeva di pistacchio, normale ovvio, ma il gusto era puro non capita spesso, anche un po salato aggiungerei!


Questo posto ha vinto! Per me ha vinto il premio miglior gelato al pistacchio 2014, lho provato in mille gelaterie, ristoranti e supermercati ma mai nessuno mi ha lasciato con il magone alla visione della coppetta vuota!


La cena è stata piacevole, i camerieri molto cordiali e discreti.
Forse lesterno non invita…ma linterno vi farà innamorare.

TRATTORIA DEL NUOVO MACELLO
Via Cesare Lombroso 20 Milano

martedì 20 maggio 2014

Ritorno in baita

Sono in viaggio, sto andando a Napoli, a visitare quella città da cui sarò passata un milione di volte quando andavo a passare le vacanze estive a Ischia, ma a cui ne io ne i miei abbiamo mai degnato di una sosta.
Allora approfitto di questo lungo ponte del 1 maggio e vado.
Sono sul treno, infastidita dal fatto che il portale di Italo non va quindi niente film, e utilizzo il mio tablet per scrivere, accorcio il tempo tra una recensione e l'altra altrimenti divento noiosa.

Un paio di settimane fa, il weekend dopo la festa a sorpresa per i miei trentanni...ehm si, ho detto trenta, ci sono arrivata anche io, (sembra ieri quando partivo per l'Australia...sono già passati 5 anni) comunque mia cugina per l'ennesima volta mi invita in questo posto nelle nostre zone, e per fortuna la serata libera coincide e decidiamo di andare a provarlo.
Allora invita uno, poi l'altro, poi l'amica con il fidanzato e siamo arrivati a quota 10.

E' aprile e piove, fa freddo ed è quel periodo dell'anno in cui non sai se mettere già le ballerine senza calze o ancora l'anfibio che ha accompagnato il tuo inverno, un problema serio....vista la pioggia abbraccio il mio fedele anfibio!

Se ci si sofferma all'apparenza il posto sembra una birreria ma dietro c'è molto di più, rimanda ad un irish pub e per qualche verso ad uno chalet di montagna, più che altro il menù, infatti dominano piatti tipici delle domeniche sulle piste innevate.
La mia attenzione viene catturata immediatamente dalla fonduta con crostini e olio tartufato, per tutto l'inverno ho cercato un posto vicino casa dove la facessero e la trovo solo quando stanno per fiorire i ciliegi. Ma il clima gioca a mio favore quindi senza indugio la ordino. Un altro antipasto per cui vale spendere due parole, e' il cestino di verdure croccanti su una crema di formaggio, la nota particolare va anche alla presentazione, il piatto era una lastra di pietra.





Per rimanere sulla linea invernale ordino i miei amati SPATZLE gli originali con lo speck, purtroppo però si sa che il piatto non è leggero, infatti ho faticato a finirlo, il problema è che erano troppo asciutti, mi scuso ma non ho foto di questo piatto.
Ripensandoci avrei fatto meglio ad ordinare LE MEZZELUNE RIPIENE DI GAMBERO CON BOTTARGA DI UOVO, la bottarga era particolare, la prima volta in assoluto che sento questa variante, la pasta si scioglieva in bocca e il ripieno ha fatto in modo che il piatto risultasse leggero e quindi rimanesse spazio per il dolce.
Io ahimè dopo gli SPATZLE riuscivo a malapena a tenere gli occhi aperti, quindi ho saltato assaggiando però dagli altri commensali.
La lista dolci oltre ad essere ben fornita era anche invitante, vince su tutti la CHEESECAKE AI FRUTTI DI BOSCO.

La chicca di questo posto sta proprio nel menù, per tutte le voglie.
Hamburger, fish and chips, tagliata, piatti vegetariani e particolarità della cucina italiana.

Lo consiglio perché anche se non è a portata di mano di tutti, e' per le tasche di molti, i prodotti sono a km zero, le paste di loro produzione e hanno delle ottime birre artigianali.
Ci torno perché avere un posto dove si mangia bene vicino casa e' il massimo che si possa desiderare.

THE KITCHEN
Via Trento 1
Casorezzo (MI)

giovedì 24 aprile 2014

Buonissimo compleanno!

Vi segnalo questo posto con tanto orgoglio. 
Un ristorante dove mi rivedranno presto perché oltre al buon cibo ci hanno riservato unattenzione speciale degna di punteggio massimo. 
Ma partiamo dallinizio. Sono stata circa due mesi faper un lussuoso brunch domenicale, è stato un mio regalo per lanniversario, siamo rimasti a bocca aperta, in tutti i sensi, perché purtroppo non sono riuscita ad arrivare ai dolci causa la quantità e varietà di cibo presenti al buffet…. ma questa è unaltra storia….

Matteo lo sceglie per la sera del suo compleanno, da tanto non andiamo fuori a cena e allora decide di farlo come si deve.
Arriviamo e subito Simone, il responsabile di sala, si ricorda di noi. Sembra nulla ma è una cosa che fa piacere quando torni in un posto, è come ritornare a casa.
Contempliamo il menu cambiando varie volte idea, siamo indecisi, le proposte oltre ad essere invitanti sono numerose. Intanto arriva un focaccia fatta da loro con il lardo e dei crostini su cui spalmare del burro e adagiare unacciuga, vista la mia adorazione per questultima mi sono pappata anche quella di Matteo!!
Deciso, iniziamo con fior di zucca in tempura ripieni di mozzarella con salsa alla pizzaiola per me e tartare di tonno alla soia con salsa di avocado e pomodorini pachino per lui. I fior di zucca erano molto buoni ma ahimè i miei preferiti rimangono quelli mangiati a Trastevere, nota particolare la salsa alla pizzaiola, il pomodoro cera sicuramente ma il resto non sono riuscita a distinguerlo. Tra gli antipasti vince sicuramente il tonno, lo definirei quasi un piatto multietnico, la salsa di soia, lavocado e il pomodoro pachino, tre diversi paesi!


Devo dire che non amo fare fatica quando mangio, sono pigra a tavola e quindi rompere chele o sbucciare non mi entusiasma, forse per questo dopo un po mi sono stufata del mio primo passando allaltro commensale, i maccheroncini allastice e basilico;però ho felicemente concluso il suo piatto facendo una sublime scarpetta, si perché questi gnocchetti allo zafferano con ragù di gamberi ed erba cipollina li avrei ordinati di nuovo e poi mi sarei fatta fare una doggy bag per il giorno dopo.


Come sapete ormai leggendo i miei post non rinuncio mai al dolce, quindi ordiniamo due sfoglie con crema pasticcera e frutti di bosco, un classico direi, ogni tanto ci vuole.
Per ingannare lattesa Simone decide di coccolarci portandoci un assaggio di dolci, arriva del cioccolato fuso da abbinare a un cannoncino alla crema, del mandorlato e ad un crumble al cioccolato. Il crumble è stato divino, peccato fosse solo un piccolo assaggio!
Arrivano i dolci, inutile dire che la pasta sfoglia era così fresca che si scioglieva, la crema dolce al punto giusto…..e essendo il compleanno di Matteo ci hanno stupito con un decoro al cioccolato: BUON COMPLEANNO (con tanto di candelina). Devo aggiungere altro?
Questo ultimo particolare ha reso lidea dellatmosfera che si respira….

Ah, abbiamo pasteggiato con bollicine tutta le sera, un bicchiere di moscato per il dolce.


Fiore allocchiello lo staff, in particolare Simone e Valerio, chiedete di loro, mi raccomando. 
Il personale tutta la sera è stato molto gentile viziandoci come se fossimo clienti abitudinari, ci hanno anche riservato un piccolo sconto. 
Torneremo per provare la famosa Cena al buio.



RISTORANTE LA FORNACE
Via Sempione 241
San Vittore Olona (MI)

martedì 25 febbraio 2014

I'm back

Manco da tanto. Lo so.
Mi manca scrivere, ricordare e condividere.
Sono stati mesi lunghi e pieni di cambiamenti e la voglia di scrivere è venuta a mancare perché ho avuto meno tempo da dedicare ai miei amati ristoranti e mi sono dilettata ai fornelli.

Sono andata a vivere da sola, ho comprato una cucina bellissima, bianca, lucida, proprio come la sognavo, con il finto parquet bianco, i fornelli di cristallo bianco e il lavandino della franke in fragranite bianco.
È bianca con un tocco di grigio anche la sala, è bianco il bagno con il lavandino futuristico in fibra sintetica, è bianca la camera da letto con una parete rosa shocking ed è bianca anche la cabina armadio dai mille spazi già pieni.

Ho una batteria di pentole bellissima, un regalone di mia zia Rita, le padelle con rivestimento in ceramica custodite per anni nella mansarda di mamma e papà e finalmente adottate dai cassettoni della mia cucina; più vado avanti e più lo spazio disponibile in cucina diminuisce, ho un sacco di accessori e utensili e alcuni non li ho ancora mai adoperati.
Provo, invento, sbaglio, brucio, butto, divoro.

Il mio corso di cucina sta uscendo poco alla volta, ma a breve le riprodurrò tutte, fino all’ultima ricetta insignificante.

Torno presto, prestissimo per ora vi segnalo un posto dove fare un ottimo aperitivo.
L’enoteca Cantina Concordia, in Ripa di Porta Ticinese; sono stata settimana scorsa con alcune colleghe, abbiamo bevuto dell’ottimo vino accompagnato con dei crostoni di pane di vario genere, da provare i loro Croc!

Sono tornata. E sono affamata.